Le sorgenti termali presenti a Ischia sono una scoperta antica, tanto che ad apprezzarne le qualità furono prima i greci, poi i romani e poi via via tutte le popolazioni che si avvicendarono sull'isola.
Ben presto Ischia divenne un luogo al quale anelavano personalità illustri da tutto il mondo, colpite dalla bellezza dei luoghi e dalle virtù curative delle sue acque.
I reperti archeologici rinvenuti in diversi siti mostrano come le terme di Ischia venissero già usate nell'VIII secolo a. C. per curare le ferite dei guerrieri e per il ristoro dei patrizi.
Grazie all'intervento dei romani si ebbero i primi stabilimenti termali di cui, purtroppo, restano poche tracce visibili a causa delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti succedutisi nei secoli.
Durante il Rinascimento fu un medico calabrese, Giulio Jasolino, a effettuare il primo censimento delle fonti termali dell'isola, iniziando uno studio sistematico delle proprietà delle acque.
Nel '600 un gruppo di nobili partenopei decise di finanziare la creazione del "Pio Monte della Misericordia" così che tutti, anche coloro privi di mezzi economici, avrebbero potuto curarsi con cicli di acque termali.
Pian piano la fama di Ischia crebbe, soprattutto tra i ricchi e i borghesi, e diverse strutture ricettive iniziarono a sorgere sull'isola che, tuttavia, riusciva a mantenere inalterato il proprio fascino e la propria cultura. Tra i personaggi famosi che qui si recarono ricordiamo Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour, Arturo Toscanini ma troppo lunga sarebbe la lista di poeti, musicisti, artisti che trovarono ristoro tra le spiagge, i boschi, i vigneti e le terme di Ischia.
Negli anni '60 del Novecento fu, infine, il Cav. Angelo Rizzoli a volersi legare imprenditorialmente all'isola: da quel momento, la fama di Ischia e delle sue terme non si sarebbe più oscurata giungendo intatta fino ai giorni nostri.
Le acque termali possono essere raggruppate in 29 sorgenti termali e 69 fumarole.
Ben quattro sono i gruppi a cui le differenti sorgenti possono essere ricondotte. Il primo è quello che comprende le acque con caratteristiche salso-bicarbonato-alcaline ipertermali, dalle temperature comprese tra i 40° e i 90°, indicate per lo più per la cura delle malattie dell'apparato digerente, delle malattie alle vie respiratorie e ginecologiche oltre che delle patologie a carico dell'apparato osteoarticolare e spinale.
Localizzate principalmente a Lacco Ameno si trovano le acque salso-solfato-alcaline-calcio-magnesiche. Sgorgano intorno ai 40-45° e sono utili per il rachitismo, i reumatismi e le artropatie.
Le acque di tipo salso-solfato-alcalino oligominerale possono essere usate per via esterna, per la cura di malattie ginecologiche, o per via interna, essendo adatte a mitigare tutti i sintomi dovuti alla menopausa.
Infine, vi sono le acque clorurato-sodiche termali, estremamente versatili e adatte, tra l'altro, alla cura delle patologie proprie del sistema endocrino, otorinolaringoiatrico e respiratorio.